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Minori e New Media

Minori e New Media

“Noi siamo il Web. Il Web è collegare le persone. Persone che condividono scambiano e collaborano. Dovremmo mettere in discussione molte cose: l’identità, l’etica, l’estetica, la retorica, la privacy, il commercio, l’amore, la famiglia, noi stessi.”

Walch M.

Le relazioni in epoca ipermoderna vengono chiamate relazioni web mediate. Chiunque rientri nella nostra cerchia di legami profondi ha una connessione non solo fisica ma anche on line. Parte di noi è nel web e tutto ciò è rivoluzionario. Ogni rivoluzione epocale porta con sé la necessità di riadattarsi a ciò che di nuovo arriva. Soprattutto per la categoria che, a nostro parere, si trova ad avere l’arduo compito di facilitare la crescita: I genitori. Essere genitori oggi è diventato particolarmente impegnativo e complesso: lo scarto tra il vecchio e il nuovo modo di educare e profondo e netto e la pandemia ha accentuato e slatentizzato questioni sopite. Di fronte a questa situazione cosa fare? 

  1. Condividere. Con la nostra esperienza dello sportello MIF ci siamo accorti che i problemi dei genitori di adolescenti e preadolescenti sono molto simili e spesso tendono a non condividere con altri genitori i problemi riguardanti la regolazione dell’uso dei new media. La richiesta di aiuto rappresenta un atto di crescita e di amore. Si può chiedere aiuto ad un professionista per una consulenza, alla propria scuola di riferimento o ai servizi. 
  2. Educare se stessi. Imporre regole ai propri figli sull’utilizzo degli smartphone o dei videogames e non saper gestire il proprio tempo con i social in quanto adulti significa inviare messaggi relazionali ed educativi ambivalenti. 
  3. Conoscere e condividere l’utilizzo dei social media. Conoscere i giochi come Minecraft, i social come Tik Tok o piattaforme come Twitch diventa importante per poterne sapere di più riguardo i rischi e le opportunità. Facciamo raccontare ai ragazzi e alle ragazze il loro mondo. 
  4. Responsabilizzare l’istituzione scolastica. Non pensare al contesto scuola come qualcosa a cui arrivare solo per rispondere ad un problema ma agire prevenendo. Chiedere alla scuola di organizzare corsi di sostegno e supporto rivolti ai genitori. La pandemia infatti ha portato all’istituzione di sportelli di ascolto psicologico rivolti non solo ai ragazzi ed alle ragazze ma anche ai genitori. 

Se vuoi approfondire l’argomento, ti informiamo che sta per partire il “Corso di educazione digitale rivolto ai genitori” , un percorso di sostegno e di supporto rivolto ai genitori al fine di fornire gli strumenti pratici e relazionali per le relazioni web mediate. Il corso è condotto dalla nostra socia pscicoterapeuta Danila Taccone  e dalla Dottoressa Cetty Mannino giornalista esperta di new media e social risk. 

Contattaci per ulteriori informazioni al numero: 

 

Comments: 1

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